Sto continuando a credere che tutto questo sia solo un brutto sogno.
Che tra qualche ora, domenica, mi scriverai il solito messaggio verso le 10 per mandarmi il buongiorno.
Poi una telefonata, autoinvitarmi con Claudia per pranzo o cena, dove la tua risposta sarà: "Matteo: non ho niente in casa. Faccio quello che c'è." anche se sappiamo benissimo che non è così.
Guardare insieme le gare di moto che ormai ti hanno conquistato, mangiare i tuoi gnocchi, discutere, parlare, aspettare la tua moka mentre mi rimproveri perché dondolo con la sedia e cerchi l'appoggio in tua nuora. "No ma ascolta: chiudi quella finestra lì che fa freddo!" Portare a tavola una bottiglia di amaro e farmela sparire subito dopo aver versato nemmeno mezzo bicchiere per paura che mi ubriacassi, raccontarci qualche news degli amici. Sparecchiare e lavare i piatti.
Salutarci e prima di fermarti sulla porta di ingresso sentirti dire: "Se non avete mangiato abbastanza,... mangiate a casa vostra! Mi raccomando: mandate un messaggio quando arrivate." Partire in macchina e salutarti ancora una volta dal finestrino. Arrivare a casa, rispondere alla tua chiamata: "Aspettavo il messaggio! Siete arrivati?"
Invece da venerdì tutto è e sarà diverso.
Mi mancherà vederti alzare il pollice prima di salutarci, abbracciarti e scompigliarti i capelli per farti incavolare, prenderti in giro per l'innumerevole
paia di occhiali che avevi e che dimenticavi sempre qua e là o per alcune parole che storpiavi, perdere la pazienza a spiegarti come usare lo smartphone, aiutarti da lontano a risolvere i casini infrasettimanali che combinavi con il tablet. Avvisarti di preparare la crostata per la garetta della domenica con le nostre minimoto, darti appuntamento in pista alle 14:00 così da vedere la partenza, vederti arrivare in ritardo, chiedere una sigaretta di nascosto da me e accenderla durante il giro di ingresso, venire a tirarti le orecchie a fine gara e rispondermi "E' la prima!", aspettarmi dietro il box per i complimenti anche se avevo fatto una gara pessima o se rompevo/cadevo, aspettare le premiazioni per mangiare la tua crostata che veniva spazzolata.
Il tuo messaggio quotidiano alle 18 e qualche minuto dove chiedevi se avevo finito di lavorare e se avevo preso il treno, la foto della cena, l'immancabile camomilla prima della nanna. Le tue esclamazioni: Figu! Fisci! "Mi raccomando Matteo!" "È una roba pazzesca!" "Ma ti rendi conto!"
Nei giorni di pioggia dirmi che staccavi l'antenna della tv e ti mettevi sotto le coperte perché avevi paura del temporale e ti sentivi sicura sotto le coperte ascoltando il rumore della pioggia.
Accompagnarti alle visite, chiedermi di pulire tapparelle/tende/vetri con te, andare in lavanderia perché volevi imparare ad usare l'asciugatrice.
Chiamarti all'improvviso dicendoti che passavamo per un saluto, ospitare i miei amici e accoglierli come se fossero figli tuoi semplicemente perchè sono miei amici. Arrivare da te e trovare la tavola pronta, giocare a scala 40 con le tue smorfie, vederti davanti al telefono di casa che squilla e non rispondere perché "Questo numero non lo conosco!", dare il tuo maglioncino a Claudia perchè sentiva freddo, farci i complimenti semplicemente perché "siete belli".
Mi mancherà anche litigare con te.
Roba da enciclopedia. E che enciclopedia. Due teste di marmo contro che in fin dei conti volevano solo l'uno il bene dell'altra. E se durante il battibecco eravamo lontani, bastava poco per tornare ad essere più uniti e vicini di prima.
Ripeterò le stesse parole che ti ho detto fino all'ultimo giorno: sei un leone, come il simbolo della tua città. Passeremo anche questa.
E invece non c'è stato verso. Purtroppo, la vita con te è stata dura: hai dovuto affrontare situazioni che avrebbero fatto impazzire la maggior parte delle persone.
Un passo alla volta, invece, hai conquistato e riconquistato sempre tutto: se arrivava la bottarella di sfiga, eri già pronta in silenzio a ripartire.
In questi giorni sto realizzando materialmente quanto tu sia stata una buona amica per tante persone, sincera, genuina e spontanea con tutti. Pronta ad aiutare sempre le persone che ti sono state accanto con azioni che valgono più di tutte le parole del mondo.
E a modo tuo, eri anche comica. Perché, negli ultimi giorni ci hai fatto ridere con le tue battute. Sappi solo che se comprerò una BMW lo farò solo per te :-)
Non basterebbe una vita per ringraziarti.
Da ieri mi sento un po' più solo.
Ti voglio un bene che nemmeno ti immagini.
Ciao Ma!